Carissimi associati Aidop,

la speranza che l'impegno della diplomazia internazionale riuscisse ad arrestare la folle evoluzione di un conflitto, sconcertante per le sue motivazioni e terribile per le sue possibili evoluzioni, ha motivato mia l'attesa prima di inserire queste considerazioni nella rubrica.

La aberrazione mentale, conseguenza di uno strapotere consolidato ed ormai considerato, illusoriamente, irreversibile da parte del russo Putin e la determinazione dell'ucraino Zelesky, legittima sino ad un certo limite benchè condivisa da gran parte dei suoi connazionali, ma poco condivisibile laddove manda a morte bambini, donne , anziani e cittadini che dovrebbero rappresentare il domani dell'Ucraina, riportano alla mente il concetto delle convergenze parallele che più volte sono state emblematiche di momenti critici di un contesto politico, sociale, amministrativo ed economico che ha seriamente inciso sulla quotidianità e sul futuro di popolazioni intere.

Putin crede  nel potere eterno e Zelesky sembra ambire a divenire il reiferimento politico futuro per tutte le realtà dell'est extra europeo, russofile e non, che oggi guardano al suo rivale con ostilità. A lui va sicuramente la simpatia di gran parte dei cittadini europei, ma la sua insistenza nel tentativo di indurre paesi che hanno acquisito il concetto di pace ormai in modo radicale, a scegliere l'opzione del coinvolgimento militare, sconcerta e lo rende troppo incline alla ricerca di un potere, ora solo mediiatico, ma potenzialmente concretizzabile.  Noi non abbiamo i  kalasnikov sotto al letto o nelle cantine.

La nostra arma è diventata la capacità di mediare diplomaticamente e di argomentare anche con disponibilità alla rinuncia, se necessario, purchè il risultato sia il benessere della società, dei nostri figli. Abbiamo consolidato una realtà democratica. Voglia Dio che il contesto futuro a breve o medio termine non ci induca e costringa a rispolverare il, seppure legittimo, patriottismo in termini diversi da quelli di solidarietà, volontariato, economia e sport.

Come Presidente di AIDOP auguro di cuore a tutti gli Associati che il futuro ci veda solo e sempre impegnati nel bene comune e nella ricerca della salute in termini scientifici, costruttivi, con sensibilità e attenzione alle problematiche la cui soluzione sia finalizzata al benessere della socialità che abbiamo così caparbiamente realizzato.

Non mancherò di aggirnarvi a breve sulle nuove progettualità in essere ed saluto tutti molto cordialmente.

    Carlo Bargiggia