Presentata al Senato la prima Proposta di Legge Nazionale in favore delle persone che soffrono di incontinenza urinaria e fecale. Il Vicepresidente AIDOP Onlus, Benedetto Di Trapani presente all’incontro.

Palermo, 23 giugno 2016
Alla vigilia dell’undicesima Giornata Nazionale per la Prevenzione e la Cura dell’Incontinenza del 28 giugno, la FINCOPP (Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico), ha voluto fortemente che il problema dell’incontinenza diventasse una questione istituzionale.

Cosi mercoledì 22 giugno è stata presentata la prima Proposta di Legge Nazionale in favore delle persone che soffrono di incontinenza urinaria e fecale. Tra i presenti all’incontro il presidente della FINCOPP, Francesco Diomede insieme ai senatori Emilia Grazia De Biasi, Luigi D’Ambrosio Lettieri, Laura Bianconi e Lucio Romano, rispettivamente presidente e componenti della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato, oltreché alla presenza di Enrico Finazzi Agrò, presidente della SIUD (Società Italiana di Urodinamica) e Mario De Gennaro Presidente della Fondazione Italiana Continenza, moderatore il Prof Aldo Franco De Rose urologo e giornalista.

Di Trapani al Senato - Sala Caduti di NassiryaAnche il Vicepresidente dell’AIDOP Onlus, Benedetto Di Trapani, presente all’iniziativa, interviene ribadendo che “far emergere un problema misconosciuto e sottovalutato a causa del pudore e di tabù ancora a tutt’oggi presenti nella nostra società, è il nostro principio etico e professionale. Si apre pertanto un nuovo cammino di speranza per tutte quelle persone che fino ad oggi non hanno avuto risposte terapeutiche esaustive per questa complessa problematica. La proposta di legge ha pertanto un valore funzionale di informazione verso la popolazione, un valore di formazione verso tutti i tecnici del settore creando la possibilità di attuare dei centri di riabilitazione e di specializzazione di primo, secondo e terzo livello, migliorando in tal modo la qualità e la dignità della vita di chi è affetto da tale patologia”.

Ricordiamo infatti che l’incontinenza coinvolge ben 5 milioni di persone, con costi sanitari e sociali stimati in 2,5-3miliardi di euro, tra oneri pubblici e privati. E tuttavia, nonostante le gravi ricadute sulla qualità e sulla quantità di vita, solo una minoranza di persone, vincendo imbarazzo e vergogna, si rivolge al proprio medico. Ecco perché l’incontinenza si può definire una nuova piaga sociale. 

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Ufficio stampa: Rosanna Minafò - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.